Non possono succedere veri castighi...
(Libro di Cielo - Luisa Piccarreta - Aprile 25, 1906)
Non possono succedere veri castighi dove c’è un cuore che ama per tutti, che loda, ringrazia, ripara e intercede per tutti
Continuando il mio povero stato, sentivo persone intorno al mio letto che volevano che io vedessi i castighi che stavano succedendo nel mondo, cioè, terremoti, guerre ed altre cose che io non capivo bene, per farmi interessare presso il Signore; mi pareva che fossero santi, ma non so dire di certo. In questo mentre, è uscito il benedetto Gesù dal mio interno e ha detto loro:
“Non me la molestate, non me la affliggete col volerle far vedere scene dolorose, ma fatela stare quieta e lasciatela in pace con Me”.
Quelli se ne sono andati ed io son rimasta impensierita. Chissà che sta succedendo e neppure vuole farmi vedere. Onde dopo mi son trovata fuori di me stessa e vedevo un sacerdote che prendeva il discorso dei terremoti che erano successi nei giorni passati e diceva: “Il Signore sta molto sdegnato, credo che non siano finiti ancora”. Ed io: “Chissà se saremo noi risparmiati?” E infiammandosi quello, pareva che il cuore gli battesse tanto forte che lo sentivo io e quei battiti si ripercuotevano nel cuor mio. Io non capivo chi fosse; sentivo comunicarmi un non so che, e quello ha soggiunto: “Come possono succedere cose gravi, rovine, morire gente, dove c’è un cuore che ama per tutti? Al più si potrà sentire qualche scossa, senza danno notevole”.
Io, nel sentire ‘un cuore che ama per tutti’, mi son sentita come piccata ed io stessa non so come abbia fatto a dire: “Che dite, un cuore che ama per tutti? Non solo che ama per tutti, ma che ripara per tutti, che soffre, che ringrazia, che loda, che adora, che rispetta la santa Legge per tutti; perché io non credo sia vero amore verso la persona amata se non le rende l’amore e tutta la soddisfazione che le dovrebbero rendere gli altri, in modo che in quella persona possa trovare tutto il bene ed il contento che doveva trovare in tutti”.
“Non me la molestate, non me la affliggete col volerle far vedere scene dolorose, ma fatela stare quieta e lasciatela in pace con Me”.
Quelli se ne sono andati ed io son rimasta impensierita. Chissà che sta succedendo e neppure vuole farmi vedere. Onde dopo mi son trovata fuori di me stessa e vedevo un sacerdote che prendeva il discorso dei terremoti che erano successi nei giorni passati e diceva: “Il Signore sta molto sdegnato, credo che non siano finiti ancora”. Ed io: “Chissà se saremo noi risparmiati?” E infiammandosi quello, pareva che il cuore gli battesse tanto forte che lo sentivo io e quei battiti si ripercuotevano nel cuor mio. Io non capivo chi fosse; sentivo comunicarmi un non so che, e quello ha soggiunto: “Come possono succedere cose gravi, rovine, morire gente, dove c’è un cuore che ama per tutti? Al più si potrà sentire qualche scossa, senza danno notevole”.
Io, nel sentire ‘un cuore che ama per tutti’, mi son sentita come piccata ed io stessa non so come abbia fatto a dire: “Che dite, un cuore che ama per tutti? Non solo che ama per tutti, ma che ripara per tutti, che soffre, che ringrazia, che loda, che adora, che rispetta la santa Legge per tutti; perché io non credo sia vero amore verso la persona amata se non le rende l’amore e tutta la soddisfazione che le dovrebbero rendere gli altri, in modo che in quella persona possa trovare tutto il bene ed il contento che doveva trovare in tutti”.
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