Gli atti nel Divin Volere
Gli atti nel Divin Volere
(Libro di Cielo, Ottobre 18, 1930)
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“Figlia mia, riordinati in Me, e sai come puoi riordinarti in Me? Col fondere tutta te nel mio Volere; anche il respiro, il palpito, l’aria che respiri, non devono essere altro che fusione nel mio Volere, così entra l’ordine tra Creatore e creatura ed [essa] ritorna al principio donde uscì.
Tutte le cose stanno nell’ordine, hanno il posto d’onore, sono perfette quando non si spostano dal principio dove sono uscite; spostate dal principio, tutto è disordine, disonore, imperfezione. I soli atti fatti nel mio Volere si restituiscono [ritornano] al principio dove l’anima fu creata, e prendono vita nell’ambito dell’eternità, portando al loro Creatore gli omaggi divini, la gloria del loro stesso Volere; tutti gli altri [atti] restano nel basso, aspettando l’ultima ora della vita per subire ciascuno il suo giudizio e la pena che meritano, perché non c’è atto fatto fuori della mia Volontà, anche buono, che possa dirsi puro, il solo non avere la mira alla mia Volontà è gettare loto [fango] sulle opere più belle, e poi, il solo spostarsi dal suo principio merita una pena.La Creazione fu messa fuori sulle ali del mio Volere, e sulle stesse ali vorrei che Mi ritornasse, ma indarno l’aspetto; ecco perciò tutto è disordine e scompiglio. Perciò vieni nel mio Volere, per darmi a nome di tutti la riparazione di tanto disordine”.
(Libro di Cielo - Dicembre 15, 1921)
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"Ora tu devi sapere che tutti gli atti che si fanno nella mia Divina Volontà sono inseparabili da Essa; si può dire, formano una sol cosa, atto e Volontà; si può chiamare luce la Volontà, l’atto calore, che sono inseparabili l’una dall’altro. Onde tutti quelli che possederanno come vita il mio Fiat avranno in potere tutti gli atti della Mamma Celeste, e Lei teneva in potere tutti gli atti loro, in modo che nei suoi baci ed abbracci Io Mi sentivo baciato ed abbracciato da tutti quelli che dovevano vivere nella mia Volontà, ed in essi Mi sento ribaciare ed abbracciare dalla mia Mamma. Tutto è in comune ed in perfetto accordo nel mio Volere, ogni atto umano scende dal suo Seno e colla sua potenza lo fa risalire nel centro donde è uscito. Quindi sii attenta e non ti far sfuggire nulla che non entri nella mia Divina Volontà, se vuoi darmi tutto e ricevere tutto”.
(Libro di Cielo - Ottobre 18, 1930)
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“Figlia mia, preghiamo insieme, entriamo nel mare immenso della mia Volontà per fare che nulla esca da te che non sia tuffato in Essa. Il pensiero, la parola, il palpito, l’opera, il passo, tutto deve prendere il posto nella mia Volontà; ogni cosa che farai in Essa prenderai un possesso di più ed acquisterai un diritto maggiore.
Tutti gli atti umani, secondo lo scopo della Creazione, dovevano aver vita nel mio Volere e formarvi il loro piano di tutti gli atti umani cambiati in atti divini, con l’impronta della nobiltà, Santità e Sapienza suprema. Non era nostra Volontà che l’uomo uscisse da Noi, ma che vivesse con Noi crescendo a somiglianza nostra ed operando coi nostri stessi modi; perciò volevo che tutti i suoi atti fossero fatti nel mio Volere, per dar gli il posto per poter formare il suo fiumicello nel mare immenso del Mio.
Io facevo come un padre che possedendo grandi terreni dice al figlio: ‘Ti do in possesso il centro dei miei possedimenti, affinché non esca dai miei confini e cresca nelle mie ricchezze, con la mia stessa nobiltà e con la grandezza delle mie opere, affinché tutti ti riconoscano che sei mio figlio’. Che si direbbe di costui se non accettasse il gran dono del padre e andasse in terra straniera a vivere di miserie, snobilitandosi sotto la schiavitù di crudeli nemici? Tale fu l’uomo.
Ora, questo piano, questo fiumicello nel mio Volere lo voglio da te:
scorra ogni tuo pensiero in Esso, affinché ai riflessi della nostra Intelligenza, che è pensiero di ciascuno, si elevi su ciascuna intelligenza, Ci dia l’omaggio di ciascun pensiero in modo divino; le tue parole ed opere scorrano pure, affinché al riflesso della nostra Parola Fiat, che fece tutte le cose ed è parola di ciascuno, e ai riflessi della santità delle nostre Opere, che è vita e moto di tutto, Ci dia, elevandosi e sorvolando su tutto, la gloria d’ogni parola e di ogni opera, con la nostra stessa parola Fiat e con la stessa santità delle nostre Opere.
Figlia mia, se tutto ciò che è umano, fosse anche un pensiero, non viene fatto nel mio Volere, il piano umano non prende possesso, ed il fiumicello non viene formato ed il mio Volere non può scendere sulla terra per farsi conoscere e regnare”.
scorra ogni tuo pensiero in Esso, affinché ai riflessi della nostra Intelligenza, che è pensiero di ciascuno, si elevi su ciascuna intelligenza, Ci dia l’omaggio di ciascun pensiero in modo divino; le tue parole ed opere scorrano pure, affinché al riflesso della nostra Parola Fiat, che fece tutte le cose ed è parola di ciascuno, e ai riflessi della santità delle nostre Opere, che è vita e moto di tutto, Ci dia, elevandosi e sorvolando su tutto, la gloria d’ogni parola e di ogni opera, con la nostra stessa parola Fiat e con la stessa santità delle nostre Opere.
Figlia mia, se tutto ciò che è umano, fosse anche un pensiero, non viene fatto nel mio Volere, il piano umano non prende possesso, ed il fiumicello non viene formato ed il mio Volere non può scendere sulla terra per farsi conoscere e regnare”.
(Libro di Cielo, Ottobre 6, 1922)
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